GIOCARE CON LA MUSICA
Come avvicinare i bambini al mondo delle note? ecco tanti metodi e consigli per un ascolto condiviso.
In ogni essere umano è presente un naturale bisogno di armonia. Già nel ventre materno gli esseri umani riconoscono la musica e a pochi mesi di età sono in grado di distinguere ritmi e successione di suoni. Allora è chiaro che tutti hanno il diritto di sviluppare questa propria creatività e di crescere insieme ad essa. La musica è una componente preziosa per lo sviluppo dei più piccoli, perchè mette in moto una feconda interazione tra i due emisferi del cervello umano, migliorando le capacità di apprendimento e facilitando lo svolgimento di operazioni complesse della mente e del corpo. Praticare la musica richiede infatti impegno, continuità di esercizio, insomma sforzo e fatica, ma il risultato di questo lavoro dà gioia, emozione e soddisfazione per la propria crescita.
LA MUSICA AIUTA IL BAMBINO A :
- sviluppare le proprie capacità di ascolto e di osservazione dell’ambiente sonoro
- ascoltare se stesso e gli altri
- esprimere idee ed emozioni
- sviluppare la propria immaginazione e creatività
- potenziare le proprie capacità comunicative
- accrescere la capacità di attenzione e concentrazione
- esercitare la memoria
Come fare allora per avvicinare i nostri cuccioli al mondo delle note e del pentagramma?
Occorre una guida esperta, un “Virgilio” che accompagni nell’avventura musicale fin da quando si è piccolissimi. Oggi i genitori hanno molte opportunità, vediamo quali sono.
DURANTE LA GRAVIDANZA
Si consiglia alle future mamme di ascoltare e cantare brani che evocano memorie affettive e sono legate a persone amate, luoghi, eventi, situazioni, giochi. Scegliere brani per il movimento e altri per il rilassamento, ascoltando lo stesso brano ripetutamente nel corso della gravidanza. Sottolineare, giocando con la voce e i movimenti del corpo, i suoni dell’ambiente.
DOPO LA NASCITA
- evitare ambienti saturi di suoni
- riproporre i canti e le musiche ascoltate in gravidanza
- ritmare il parlato o il canto, sottolineando con movimenti e gestualità
- portare attenzione a suoni diversi, collegando gli stessi a situazioni, immagini, odori.
- giocare “a specchio” nelle produzioni vocali spontanee (parlate o cantate)
- associare alle routines (pappa, cambio del pannolino, nanna) canti, filastrocche o sonorizzazioni, cercando brani che sottolineino, per esempio con il movimento suggerito, le situazioni reali.
- accompagnare con sonorizzazioni, movimenti e gestualità i passi, i molleggi, le giravolte, le cadute, le scivolate.
- proporre canti e ascolti che suggeriscano andamenti diversi per esempio dondolanti che richiamano gestualità fluide o spezzate.
- ripetere e variare melodia e ritmo dei canti. Ampliare il repertorio abbinando gestualità e movimento. Giocare ad interpretare emotivamente e teatralmente il brano conosciuto.
- ascoltare suoni prodotti spontaneamente dai bambini con voce e oggetti diversi (cucchiai, piatti di plastica, sedie). successivamente instaurare un dialogo sonoro: imitare i loro gesti, ricalcando i suoni.
- solleciate variazioni, per esempio, percuotendo su diverse superfici o in diverse zone per cercare suoni differenti.
- abituare precocemente i bambini all’ascolto della musica dal vivo ( già da 2/3 anni).
QUALE MUSICA ASCOLTARE INSIEME?
Proporre repertori diversi, allargando il più possibile l’ascolto a generi e stili musicali differenti: musica classica, concreta e contemporanea, repertorio per bambini dalla diverse parti del mondo. Si consiglia una discografia che presenti strumenti differenti, la voce utilizzata in modalità e tecniche diverse per ottenere sonorità particolari. E’ importante seguire le proprie preferenze ed è fondamentale che la musica sia un’esperienza piacevole.
PER SAPERNE DI PIU’
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